La Via degli Dei
CENNI STORICI
I primi a percorrere questo antico tracciato furono gli Etruschi (VII-IV sec. a.C.).
In seguito i Romani costruirono nel 187 a.C. sul precedente tracciato etrusco una vera e propria strada romana transappenninica.
In alcuni punti i sentieri passano proprio sulle antiche pavimentazioni stradali ancora superstiti dopo 2000 anni di storia.

LA VIA DEGLI DEI OGGI
Questo itinerario che unisce la medievale Bologna alla rinascimentale Firenze ripercorre una antica viabilità storica utilizzata fin da epoche romane per unire la città di Felsina (Bologna) con Fiesole.
Ribattezzata “Flaminia Militare”, è caratteristica per i selciati di origine romana che troviamo in diversi tratti del percorso. Non mancano bellissime peculiarità ambientali che vanno dal Contrafforte Pliocenico a grandi faggete nella parte più alta del cammino, fino alle dolci colline della piana del Mugello.
Ricchi di storia anche i luoghi attraversati. Altra caratteristica sono la diversità dei territori attraversati con ambienti mutevoli e con pregevoli biodiversità ambientali.
Prende il nome dai toponimi che si incontrano lungo il viaggio: Monte Adone, Monzuno (Mons Junonis) Monte Venere, Monte Luario (dea Lua).... la Via degli Dei.
Firenze vista dall'alto da Fiesole vi procurerà un'emozione unica.
Tratto Bologna - Sasso Marconi
Percorsi 500 metri dalla partenza, ci si trova in Piazza Maggiore, cuore della città, una delle piazze più belle al mondo. Si arriva in breve a percorrere il Portico di San Luca con i suoi 666 archi e lungo quasi 4 km. Costruito nel 1674 collega la città a San Luca da dove godrete di uno splendido panorama. Scesi poi al Parco Talon, degno di nota è la chiusa di Casalecchio. Costruita oltre 800 anni fa gestisce il flusso delle acque del Reno alla città di Bologna. Sasso Marconi è la città natale di Guglielmo Marconi noto in tutto il mondo.
Tratto Sasso Marconi - Monzuno
L'elemento forse più importante di questa tappa è il Contrafforte Pliocenico, un baluardo di roccia che si è sollevato da un mare poco profondo durante il Pliocene (2-4 milioni di anni fa). E' facilissimo infatti incontrare fossili e conchiglie lungo il sentiero. In alcuni tratti si passerà proprio nella sabbia. Elemento dominate è la cima di Monte Adone, con le sue caratteristiche torri in pietra (il punto più altro della Riserva del Contrafforte Pliocenico). Altro elemento particolare dal punto di vista naturalistico, è che su Monte Adone, oltre alle piante tipicamente appenniniche, troviamo molte piante di leccio, caratteristico della macchia mediterranea.
Tratto Monzuno - Madonna dei Fornelli
Boschi di castagno e ampi spazi aperti caratterizzano questa tappa. Il percorso si snoda in gran parte lungo il crinale tra il Torrente Savena ed il Torrente Setta. Ampi gli scorci panoramici. Degno di nota il borgo delle Croci dove una volta sorgeva un antico ospitale e il parco eolico di Monte Galletto, realizzato nel lontano 1996 e uno dei più a nord d'Italia.
Tratto Madonna dei Fornelli - Monte di Fo (Passo della Futa)
Madonna dei Fornelli è un piccolo paesino dell'Appennino bolognese. Probabilmente deve il suo nome ai "fornelli" riferito alla presenza di numerosi carbonai che operavano nel territorio. In questo tratto di percorso si trovano i primi selciati romani di questa strada che andava da Bologna ad Arezzo "la Flamiania Militare". Poco dopo Pian di Balestra, siamo già in Toscana. Qui il paesaggio è molto vario, si prosegue lungo il crinale fino al Passo della Futa dove all'uscita dal sentiero troviamo di fronte il maestoso Cimitero Tedesco della Futa dove riposano oltre 34.000 caduti. Segno della tragedia della Seconda Guerra mondiale e della Linea Gotica che proprio su queste montagne si è fermata per due anni con un elevato numero di vittime.
Tratto Monte di Fo (Passo della Futa) – San Piero a Sieve
La cima più alta di questo itinerario è Monte Gazzaro con la sua croce bianca da cui si vede un bel panorama nella conca di Firenzuola e sul Mugello. Poco dopo si arriva al Passo dell'Osteria Bruciata, ora non esiste più, ma un tempo era un importante punto di sosta per i pellegrini. Numerose e macabre le leggende che si raccontano su questo luogo. Con un ampio sentiero in discesa, si giunge a Sant'Agata, un tipico borgo toscano. Siamo nel cuore del Mugello, a pochi chilometri dal Lago del Bilancino.
Tratto San Piero a Sieve - Bivigliano - Olmo
Lasciatoci alle spalle San Piero si sale verso il Castello del Trebbio, una residenza medicea, ora di proprietà privata, il castello domina la piana del Mugello ed il Lago del Bilancino. Il percorso prosegue in mezzo a ampi uliveti fino a Tagliaferro, per poi salire alla Badia di Bonsollazzo, una costruzione enorme ora in completo abbandono. Dopo poco si giunge al Monastero di Monte Senario. Nel 1241 la famiglia dei potenti Ubaldini donarono al Vescovo di Firenze una parte del Monte dove i 7 Santi dell'ordine dei Servi di Maria edificarono il Convento. Da qui nelle giornate limpide già si intravede Firenze con la sua caratteristica cupola del Brunelleschi ed il campanile di Giotto.
Tratto Olmo - Fiesole (Firenze)
Ormai Fiesole è vicina ed è forte l'emozione quando da lontano vediamo la nostra meta. Passiamo da Vetta le Croci un luogo dove si narra siano stati sepolti in una fossa comune 200.000 barbari uccisi nel 405 d.C. nella battaglia di Montereggi. Ultima salita al Pratone da dove poi si scende verso Fiesole, terrazza sulla Città di Firenze. La cittadina etrusca conserva un'ampia area archeologica con il Teatro Romano, la Cattedrale di San Romolo e il Convento di San Francesco dove sorge l'acropoli. Bellissimi gli scorci su Firenze che non ha bisogno di presentazioni.
Il Teatro Romano di Fiesole sarà la location dedicata all'arrivo della nostra gara.
